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giovedì 29 agosto 2013

IL PECCATO IMMAGINARIO

"Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati, perché peccando ho meritato i tuoi castighi e molto più perché ho offeso te,
infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa..."
"Confesso a Dio onnipotente e a voi, fratelli, che ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa.."
e a questo punto è di dovere battersi il petto per tre volte.
***
Non mi sono mai piaciute le preghiere,
quelle in cui mi dovevo sentire peccatrice,
colpevole,
con una coscienza tanto sporca da dovermi per forza sentire uno schifo.
Allora non capivo il perchè, oggi si.
La colpa è la prima cosa che ci viene iniettata fin da piccolissimi,
il peccato lo hanno inventato per questo.
Non facevano altro che dirci "Pentiti! Sei colpevole! Hai bisogno di Dio!"
Offendiamo continuamente Dio, la sua infinita bontà,
l'offendiamo perchè? Perchè siamo CATTIVI.
Ma noi siamo COME LUI CI HA CREATI !
La colpa allora non è nostra, ma " sua ".
Poteva crearci buoni, poteva crearci migliori,
invece ci ha creati peccatori,
ha creato dei mostri.
E gli stessi mostri ci hanno insegnato
che se pecchiamo dobbiamo pentirci a tal punto
che basta dire un'ave Maria
per liberarci dal peccato!
Come si chiama questa cosa, se non eresia?
Ma davvero abbiamo creduto che la preghiera
potesse essere messa come antidoto contro la bocciatura agli esami?
Le preghiere sono state inventate da coloro che ci vogliono far sentire uno schifo.
E da coloro che vogliono farci credere che alla morte l'anima si addormenti
per aspettare il GIUDIZIO finale.
Ma quale giudizio?
Ma quale fine?
Il nostro giudice è la nostra stessa anima,
la parola peccato va cambiata con la parola esperienza.
Il Karma è la Legge Universale di tutto.
Ci penserà il Karma a farci capire le cose, vita dopo vita...
altro che riposo!
L'anima non si addormenta, la vita non si addormenta,
tutto ha continuità: semmai bisogna dire che c'è per tutto e per tutti
un momento di manifestazione e un momento di NON-manifestazione.
Ma la vita non si ferma MAI.
Accettiamo i cambiamenti come succede alla natura intorno a noi,
accettiamo il susseguirsi delle esistenze come quello delle stagioni.
Accettiamo il fatto che nessuno di noi è PECCATORE
e che tutti abbiamo il dovere, come anime,
di riscoprire la nostra divinità,
perchè questo siamo.
Gli effetti delle nostre azioni sbagliate ricadranno su di noi per condurci al risveglio,
e finchè ciò non succede avremo sempre, anche in vite successive,
gli stessi problemi, ma nessuno ci giudicherà...al posto nostro.
Nessun uomo al mondo può rimetterci i peccati,
soltanto la nostra coscienza cosmica può farlo.
Il mondo interiore è un mondo situato altrove, non può entrare nel Terreno.
Il mondo interiore non è un luogo ma uno stato di coscienza
che non ammette nulla di Terreno.
Noi siamo la nostra anima e l'anima non pecca.
Deve solo IMPARARE.
Laura Brustenga ©