...La sua lettura dell’Archivio Akascico
Diamo un’occhiata ad alcuni particolari stupefacenti che Cayce fornì nella serie 364 su Atlantide.
Secondo Cayce la massa terrestre del continente di Atlantide era enorme. Il continente si
trovava “fra il Golfo del Messico da una parte e il Mediterraneo dall’altra.” In queste letture egli
descrisse l’attuale Mare dei Sargassi (in mezzo all’Oceano Atlantico) come una parte importante
di Atlantide e la posizione geografica dove Poseidia - “l’Eden del mondo” - e una delle cinque
grandi regioni di Atlantide - sprofondò nel mare (1159-1). Il Mare dei Sargassi è ancora oggi parte
dell’Oceano Atlantico Settentrionale trovandosi grosso modo fra le isole dei Caraibi e le Azzorre, a
900 miglia dalla costa portoghese. Esso deriva il suo nome da una specie di alghe chiamate
sargassum che galleggiano pigramente su tutta la sua superficie. Dal momento dell’avvistamento di
questi enormi estensioni di alghe si è sempre delimitato il perimetro di questo particolare mare.
Colombo stesso ne prese nota. Credendo che la terra fosse vicina egli scandagliò il mare, solo per
trovarlo senza fondo. Infatti il fondo è oltre 3 miglia più in basso sul Piano Abissale Nares. Il Mare
dei Sargassi occupa quella parte dell’Atlantico fra 20 e 35 gradi nord e 30 e 70 gradi ovest (note
come latitudini del cavallo). E’ in completo contrasto con l’oceano che lo circonda. Le sue correnti
sono calme, nonostante siano circondate da alcune delle correnti marine più forti del mondo.
Cayce disse che ci sono alcune “parti sporgenti” che “in un’epoca o nell’altra devono aver
fatto parte di questo grande continente. Le Indie Britanniche occidentali o Bahamas, e una parte
delle stesse che si possono vedere attualmente. Se si facesse un rilevamento geologico in alcune di
queste, specialmente a Bimini e nella corrente del Golfo, esse potrebbero essere rilevate anche
adesso.”
Indicando però il punto in cui si possono trovare prove della cultura di Atlantide Cayce ci
fece guardare delle aree dove la civiltà in migrazione si recò per fuggire alla distruzione e alla morte
quando la loro patria s’inabissò. Cayce disse che da una parte “prove di questa civiltà perduta si
trovano nei Pirenei e in Marocco”, e dall’altra nell’“Honduras Britannico, nello Yucatan e
in America.”
[...]
Secondo le letture di Cayce, il periodo glorioso per Atlantide fu dal 210 000 a.C. fino a
circa il 50 722 a.C. quando avvenne la prima distruzione. Cayce disse che gli atlantidei erano in
origine un “popolo pacifico” il cui sviluppo nella forma fisica e nel potere fisico cresceva
rapidamente.
Egli spiegò che era così perché “essi si riconoscevano come parte di ciò che li circondava.
Perciò per quanto riguarda il rifornimento di ciò che era necessario a sostenere la vita fisica com’è
nota oggi, del vestiario o delle necessità corporee, queste cose venivano fornite dagli elementi
naturali.” Grazie alla loro unione con le Forze Naturali gli atlantidei rapidamente svilupparono
quelle capacità che “verrebbero chiamate l’era aerea o era elettrica, e che fornirono quindi le
modalità di trasposizione per mezzo di quella capacità che esisteva in loro di essere trasportati nel
pensiero come anche nel corpo.” Essi potevano viaggiare con la mente nonché col corpo.
Sorprendentemente questo non avveniva solo nei regni terrestri! Cayce disse che erano in grado “di
trasportarsi fisicamente da una parte dell’universo all’altra”!
Oltre alla capacità degli atlantidei di “spostarsi”, Cayce parlò anche del cristallo di
Atlantide, la loro famosa fonte di potere. Per la verità le letture di Cayce non sono chiare su questo
punto come potremmo sperare, soprattutto perché poche persone hanno fatto domande
sul tema. Ciò che si può dedurre dalle sue letture è che forse c’erano vari cristalli e pietre
simili a cristalli e che venivano usati in vari modi durante la storia di Atlantide.
Dapprima egli indicò che in origine ci fu un cristallo che era sintonizzato con le forze
cosmiche, datrici di vita, dell’universo. Questa sintonizzazione fu usata per aiutarli a
rigenerare i loro corpi fisici per la longevità e a connettere le loro menti al cosmo e alle
Forze Creatrici. Inoltre una delle letture di Cayce (440-3) indica che gli atlantidei
avevano “un insieme di cristalli” che incanalava i raggi provenienti dalla lontana stella
Arturo, dotandoli della “trasmissione di energia eteronica” per ottenere un “forte riscaldamento”.
Infine c’era la pietra Tuaoi. Nella lettura 2072-10 Cayce affermò che questa pietra era in
origine “il mezzo e fonte o modo attraverso cui i poteri esistenti si concentravano per rendere noti ai
figli degli uomini e ai figli di Dio, le forze o poteri che li guidavano.”
[...]
Tre sacerdoti di Atlantide, Atlan, Iltar e Hept-supht, stabilirono che l’era di Atlantide era
terminata. Essi conservarono la storia di Atlantide incidendola su tavolette di pietra. Ognuno di
loro prese una serie di queste documentazioni con l’intenzione di conservarle per un futuro in cui
l’umanità avrebbe nuovamente cercato di conoscere la verità. Iltar salpò con 10 compagni alla volta
delle coste dello Yucatan. Hept-supht salpò per l’Egitto. Atlan nascose le sue tavolette in una volta
nel suo tempio a Poseidia, vicino al Bimini di oggi .
Fra il 28 000 e il 22 000 a.C. (le letture di Cayce non sono molto chiare su questo)
avvenne una seconda distruzione. Questa inondazione lasciò solo tre isole sopra la superficie
dell’acqua e solo parti di esse abitabili, distruggendo il tempio di Atlan e portandolo negli abissi.
Essa distrusse anche il tempio di Iltar, ma egli ricuperò le tavolette e le spostò nell’entroterra, forse
dove oggi si trova Piedras Negras, nel Guatemala. Le tavolette di Hept-supht erano
sull’altopiano di Giza e furono infine nascoste in una camera sotterranea sotto la zampa
anteriore destra della Sfinge.
A questo punto le migrazioni diventarono critiche. Quelli che avevano il senso della verità
più grande e dello scopo per la vita cominciarono a fare piani per conservare la propria saggezza e
continuare a mantenere un certo livello di luce sulla Terra salvando nello stesso tempo il proprio
corpo fisico. Per i successivi dieci a ventimila anni le anime emigrarono da Atlantide e istituirono
templi in terre nuove. La distruzione finale avvenne nel 10 040 a.C. quando le terre rimanenti di
Atlantide sprofondarono in mare.
Nel 1932 Cayce dichiarò che le anime di Atlantide si stavano reincarnando sulla Terra e
“stanno esercitando e eserciteranno un‘influenza sugli eventi del mondo attuale.” Cayce insegnò
che in una nuova era di rapido avvento tutti i poteri e le consapevolezze conosciute ad Atlantide
sarebbero tornati da noi. Allora essi avevano portato alla distruzione. Come li useremo noi adesso ?
Egli spiegò che riacquisteremo la nostra capacità di avere una consapevolezza cosciente della nostra
unione con le forze della Natura e le Forze Cosmiche e saremo in grado di usare questa
consapevolezza per prenderci cura delle nostre necessità materiali. Ma dovremo stare attenti
nell’usare tale consapevolezza e potere preoccupandoci dell’effetto sull’Insieme della Vita.
Atlantide e tutto ciò che aveva di buono e di cattivo stanno sorgendo di nuovo. Come ce la
caveremo questa volta ?
(Ancient Mysteries, ottobre 2005)
Per la lettura integrale di questo interessantissimo estratto andare al sito ►
http://www.edgarcayce.it/